Acquisendo la ‘postura del palo’, detta anche ‘del pino’ o ‘dell’uomo libero’, abbiamo tratto una linea retta verticale, poi, con il trucco di Ulisse, abbiamo disegnato una linea retta orizzontaleAbbiamo quindi preso coscienza delle due direzioni indicate dalla Croce.

Nella parte dedicata ai Simboli di Salute abbiamo appreso che il simbolo della Croce non va letto come un disegno messo su un piano, statico, ma neanche è simile ad una ruota che gira, perché non si muove in una sola direzione, ma lo fa nelle tre direzioni dello spazio da noi conosciuto, proprio come un elettrone che gira intorno al suo nucleo e disegna un orbitale sferico duro come il diamante.

Per far questo dobbiamo prendere coscienza che noi si vive in uno spazio, cioè “noi abbiamo un volume”.

L’ esercizio che ora proponiamo è estremamente importante per il nostro equilibrio. Per fare un esempio: se prendi una carta dal mazzo e cerchi di farla stare dritta non ci riesci, ma se ne prendi un’altra e le appoggi l’una contro l’altra ci riuscirai senza problemi. Non è per miracolo! Non hai fatto altro che trasformare il piano in volume. Questa è la stessa cosa, fare volume, che accade naturalmente nel nostro corpo quando è in equilibrio, la cosa che ora ci accingiamo a riconoscere.

 

“La Postura del Dono”

La fase successiva del nostro esercizio è appunto il dare volume alla propria postura.Se restassimo a braccia aperte su un piano basterebbe un soffio di vento per farci perdere l’equilibrio, ma se prendiamo volume nelle sei direzioni, si diventa stabili come alberi secolari, pesanti come montagne, fluidi come fiumi.

Per dare volume alla postura, occorre applicare l’ottavo principio del TaiJiTu: le sei direzioni.

Dopo aver fatto verticalità, Alto-Basso, e dopo aver aperto le ali all’orizzonte, Destra-Sinistra, accorgiamoci ora di avere a disposizione altre due direzioni: Avanti-Dietro.

Provate a spingere un grosso oggetto. Se lo fate solo con la forza delle braccia rischiate di cadere in avanti. Immaginate invece di portare all’indietro il dorso, come se voleste appoggiarvi ad un muro. Il solito gioco dello Yin-Yang creerà una forza nel dorso e nel torace che le braccia si allungheranno in avanti. Più la spinta risulterà decisa, più sarà efficace e stabile. Nelle arti marziali questa è una regola fondamentale, ‘Liu Fang’.

Se alle due rette della Croce, verticale A-B e orizzontale C-D, tra loro ad angolo retto, aggiungiamo una forza ortogonale X-Y, dal piano si passa a fare volume e si costruisce una propria sfera, come se fosse una palla di energia e noi ci stiamo dentro.

Ok, ora possiamo ripetere il nostro esercizio dall’inizio unendo i vari movimenti in sequenza, proviamo a fare insomma una minima forma Tai Ji.Si faccia verticalità, si sprofondi nella terra, si alzino le mani al cielo, si aprano le ali, ci si spinga all’indietro, si estendano le braccia in avanti, il tutto nella consapevolezza delle sei direzioni. Novelli Socrate, siete in gamba!

 

 

Il rito dei “Tre Princìpi” e dei “Quattro Elementi”
Riassumiamo i passaggi sin qui analizzati con un esercizio dedicato ai quattro elementi: Aria, Terra, Acqua, Fuoco. Fatelo con attenzione, è un esercizio di straordinaria potenza.

A - L’Uomo Libero. Assumo la postura dell’uomo libero, connetto le articolazioni e rilasso tutti i muscoli. Comincio a oscillare dondolando come un bambù mosso dal vento finché trovo il mio centro lungo l’asse Cielo-Terra.

B - Maestosi come il Cielo. Alzo le braccia, ispirando, fino all’altezza del cuore, mi sento come se stessi facendo un bagno di acqua calda. Con i palmi delle mani verso l’alto faccio come se volessi raccogliere lieve pioggia di calore. Prendo contatto con l’Alto-Basso, mi estendo, senza confini, libero come l’Aria.

C - Raccolti come la Terra. Tornando in giù espiro riportando le mani all’altezza del cuore. Come se volessi spingere una palla nel mare. Mi racchiudo in me stesso quasi in posizione fetale, pur mantenendo la colonna ben dritta. Mi sento Terra, in grado di assorbire ogni cosa per farne linfa.

D - Fluidi come l’Acqua. Ispirando raccolgo energia dal ventre e riporto le mani all’altezza dell’ombelico, poi espirando le porgo in avanti come in un gesto di offerta. Per farlo mi poggio idealmente all’indietro contro un muro che mi sorregge. Le mie dita penetrano l’aria come fosse Acqua, che se penetra là dove non incontra ostacoli, che si infila dove è vuoto.

E - Nuotare nel mare del Qi. Per riportare indietro le braccia, con un movimento fluido che parte dal ventre, giro i palmi delle mani verso l’esterno e faccio come quando si nuota a stile rana. In questo modo apro un poco le ali, mi estendo, dal bacino, dal petto, dai gomiti a 180 gradi lungo la linea orizzontale Est-Ovest.

F - Fiammante come il Fuoco. Espirando richiamo spalle, gomiti e polsi in basso. Spingo in basso, spingo forte, con tutta la forza della gravità. E dalla punta delle dita, di mani e piedi, butto fuori tutto il calore che ho dentro. Il ventre è vuoto, ma le dita dei piedi bruciano il legno, quelle delle mani sono come lingue di fiamma.

G - Grati con se stessi. Riporto le mani al petto, davanti al cuore, incrociando i polsi, guardo il palmo delle mani. Faccio come se volessi abbracciare un albero, o meglio come per coccolare un bimbo. Chiudo gli occhi, mi rilasso, mi ascolto. Sento come sto, e prima di riaprire gli occhi, prima di ricominciare a lottare, esprimo la buona intenzione di restare in armonia con il mondo.


In questo esercizio si armonizzano anche i tre elementi che sono alla base del concetto di Salute: Corpo, Mente e Respiro. Per chi desidera una lettura più ‘filosofica’ si può dire che si connettono in armonia il Cielo con la Terra e l’Energia Cosmica”.

Una volta appreso questo esercizio sarà bene custodirlo con gran cura, perché è veramente un tesoro prezioso: 

 “Porgi le braccia al cielo a raccoglierne il calore, abbraccialo e portalo giù nel ventre, una luce ti riempirà. Raccoglila abbastanza e porgila a chi hai davanti, con un sorriso, per un gesto di cuore. Sei così contento che allarghi le braccia per donarlo a tutti, poi raccogli le bruciole a terra e le porti al cuore, per custodirlo con cura, come un seme d’amore.”

 

 

Tratto da La Spilla del Farmacista, libro quarto: La Pratica di Salute

Indicato dagli "Autori Vari e Mezzi Matti" nel loro libro "Via Casilina 3620" 

 

la Postura dell’uomo libero

Sostenere il cielo

Il Segreto di Ulisse

il Rito del Saluto

La Spilla del Farmacista

Via Casilina 3620