"Il libro e l'arteterapia", racconto in due tempi, 19 novembre 2022, sala Orchidea Fiuggi Terme.
«Solo affondando le radici potrai alzare i tuoi rami al cielo" (Mamma Sarah).
Secondo tempo "Eravamo senza Smart".
È la storia di undici personaggi straordinari nella loro normalità, vissuti in un secolo di epocali cambiamenti, una famiglia come tante, la storia di tanti. Un nonno ottantenne, ultimo di nove fratelli, per sopravvivere alla pandemia, racconta il suo secolo, dalla grande guerra al muro di Berlino. "Il nostro dovere di vecchi è testimoniare".
"La memoria rende liberi". "La dimenticanza rende schiavi". "Solo sapendo da dove veniamo possiamo capire dove cavolo stiamo andiamo".
1 Mi chiamo Corrado
legge Emanuele Pietrobono
2 Intervista a Corrado
di Gabriele Carcano
3 Fame Freddo Madre
legge Marta Limodio
4 Ho amato Alatri
legge Ennio Cialone
5 Estate 1958
legge Dalila De Santis
6 Dedicato a fratello Paolo
di Marta e Maria Limodio, Sarah e Carcano
Da qui, dalla sua mancanza nasce tutto per un'ottima terapia di reale resilienza
Corrado, zio ottantenne, ultimo di nove fratelli, a inizio pandemia viene spinto a raccontare la storia della famiglia: "Zio! Se non ce la racconti tu!?” In una narrazione rapida e travolgente, sempre in squisito equilibrio tra gioiosi aneddoti e tragici eventi, ecco che prende vita il romanzo di Zio Corrado.
Racconta di due genitori provenienti da famiglie contrapposte, sabauda e borbonica, e di nove fratelli di diversa età, carattere e destino: vite e legami che si intrecciano agli eventi di un secolo di enormi trasformazioni. Dalla Grande Guerra al Fascismo, dalla Seconda Guerra al Boom, dal Vietnam al Sessantotto, dagli Anni di rame agli Anni di piombo.
Undici personaggi straordinari nella loro normalità: "Una famiglia come tante, una storia di tanti". Ed è ripercorrendo la sua storia d’amore, l’adozione e la gioia di diventare nonno che Corrado trova la sua ragione e quella del suo romanzo: "Il nostro dovere di vecchi è testimoniare".