Stiamo nella dimensione verticale dello ‘Stauròs’, alto-basso. Rilassiamoci immaginando di sprofondare mentre un filo ci tira su, quasi fossimo burattini appesi. Pacifichiamo la mente, lasciamo passare le nuvole, se qualcosa ci distrae prendiamo nota dei pensieri e torniamo ad allinearci con l’Universo.

In questo momento inizia a funzionare perfettamente ilPiù immaginate che talloni e piedi si appesantiscono come se si riempissero d’acqua, più la testa va in su e le spalle si abbassano. Il coccige si infila a terra come una spada, la nostra freccia saetta verticale dritta al cuore del cielo.

Le braccia tendono così ad alzarsi, come ali spinte su da un vento ascensionale, su fino all’altezza del cuore, come in un abbraccio, come se si stringesse al petto un bimbo. E poi ancora più in alto, a sostenere il cielo, a salutare il sole, come faceva Socrate.

L’asse verticale terra-cielo, nella pratica è molto semplice, la parte difficile è mantenere il filo a piombo, cioè fare verticalità.
Occorre far coincidere il midollo vertebrale ad un immaginario raggio laser che unisce il centro della terra allo zenit.La forza di gravità vi spingerà naturalmente in basso, la forza espansiva vi tirerà su.

Quando le mani avranno raggiunto l’altezza del cuore, le spalle si abbasseranno ulteriormente e i palmi delle mani si gireranno verso l’alto come se volessero alzare qualcosa. In questo modo si realizza l’unione Alto-Basso, Cielo-Terra, Mente-Corpo. Potreste avere l’impressione come se due diverse energie si incontrassero e si mescolassero in voi attraverso il respiro.

Sentitevi pure estesi e maestosi, fieri come re, come se foste veramente cielo, al centro dell’intero universo. In fondo, ammettiamolo, è sempre così, noi al centro e tutto che ci gira attorno.

Ancora due consigli: 1- Fate in modo che i movimenti siano il più possibile lenti, morbidi e fluidi; 2 - Se soffrite di ipertensione non portate le mani più in alto della vostra fronte.

È meraviglioso sentirsi come il Cielo, ma ad un certo punto si dovrà scendere. Primo principio della termodinamica: “Ciò che sale deve scendere.” Quindi, con calma, richiamate nel ventre il fluido dalle mani, fatelo scendere nelle braccia, nelle spalle, nei reni.

Le mani si gireranno verso di voi, scenderanno come richiamate dal peso dei gomiti, si comporteranno come se volessero spingere in basso una grossa palla, finchè le mani saranno di nuovo all’altezza dell’ombelico.

Ecco, da Cielo si torna  Terra. Pur avendo la colonna sempre perfettamente allineata ci si sente come se foste in posizione fetale. Poi risvegliatevi, l’esercizio dell’Alto-Basso è terminato, 3 minuti sono passati.

 

 

Tratto da La Spilla del Farmacista, libro quarto: La Pratica di Salute