Si intitola “Rinoceronte”, forse qualcuno la ricorda, e fa così. “Rinoceronte / che passa sul ponte / che salta / che balla / che gioca con la palla / che sta sull’attenti / che fa i complimenti ( che dice Buongiorno / girandosi intorno.” Poi c’è la canzoncina: “Gira Gira la testa già mi gira, non ne posso più, Rinoceronte cadimi giù” Ripetiamola insieme.
Ora facciamola.
“Rinoceronte.” Innanzitutto vi domando: come è un rinoceronte? Pesante. Allora sentitevi pesanti, sprofondate il vostro grande peso nella terra, tanto che non riuscite a muovere i piedi per quanto siete pesanti.
“Che passa sul ponte”. Ma ecco la magia del Rinoceronte che allunga il collo per guardare l’altra riva. Improvvisamente si sente leggero e può passare sul ponte, andare oltre.
Si fa così, girando la colonna a destra e sinistra, quasi dondolando, grazie al bacino che va avanti e indietro come se andasse a cavallo (Vedi la dispensa Il Cavallo di Delio).
Le braccia e le spalle sono talmente rilassate che vanno da sole avanti e indietro come dei pendoli.
“Che salta”. Ora si salta, un piccolo salto, tanto per far vedere. Si salta come una ranocchia, come se nella gambe avessimo una molla.. Sprofondate con la parte interiore dei piedi e estendetevi come fa la tigre che salta. O forse è più facile osservare un gatto.
“Che balla", Che gioca con la palla”. Prima si fa un bel gesto elegante, un braccio in alto e uno in basso, come per toccare il cielo con una mano e la terra con l’altra, come l’airone bianco che spiega le ali. Poi mima il gioco di getare una palla in alto e poi raccoglierla al volo. “Non è facile, ma basta provare, provare, provare,
provareprovareprovareprovareprovare” come disse la figlia di Leonardo da Vinci a Troisi e Benigni.
“Che sta sull’attenti” Ecco qui bisogna prendere una bella postura eretta, rilassata e morbida, stare dritti come un pino e mettere il filo a piombo (Come descritto nelle nostre prime dispense).
“Che fa i complimenti”. Quando arriviamo a fare i complimenti, i miei amici del Centro “La Bussola”, si divertono tanto. Si, perché bisogna inchinarsi ed io dico che non ci si deve piegare, ma semplicemente mandare indietro il culo. Eppure è così. Provateci.
“Che dice buongiorno”. Ora si allargano le gambe e si forma l’arco inferiore, il cavallo. Rifacendo una sorta di inchino, con la mano destra che parte dal basso e disegna un cerchio, come se volessi togliermi il cappello, come se fossi un elegante moschettiere
“Girandosi intorno”. Per fare tranquillamente il giro su voi stessi vi do un consiglio. Quando prima avete tolto il cappella la mano si è ritrovata su appesa in aria. Bene, fate finta di aggrapparvi ora a qualcosa di inesistente, al ramo di ulvero, ad esempio. L’altro anno Arcangelo si era aggrappato ad un aquilone, ricordate?
Poi c’è la canzoncina e qui siamo liberi di girare intorno come ci pare, da soli o in compagnia, tanto si finisce sempre come al solita al “Girotondo Tutti già per terra.” “Gira Gira la testa già mi gira, non ne posso più, Rinoceronte cadimi giù” Ripetetela Spesso
Nota: la cadenza della filastrocca potete trovarla in questo Video con le illustrazioni di Eva Incocciati.
Ci hanno richiesto di fare un video dell’Esercizio in Cantiere, ci stiamo attrezzando.
Dispensa 1 - La postura eretta
Dispensa 3 - La Croce di Cartesio
Dispensa 4 - Il Cavallo di Delio
Dispensa 5 - Il Teorema di Lavazza